Il Garante per la protezione dei dati personali, nella Newsletter 490 del 30 maggio 2022, ha affermato che tutti gli enti pubblici, in particolare quelli con rilevanti competenze istituzionali, devono adottare adeguate misure tecniche e organizzative per evitare violazioni dei dati personali.
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Il Garante per la protezione dei dati personali, nella Newsletter n. 489 del 19 maggio 2022, ha, tra le altre cose, ribadito il principio secondo il quale un datore di lavoro non può gestire l’account di posta aziendale di un collaboratore esterno in violazione delle norme sulla privacy.
Il Garante per la protezione dei dati personali, nella Newsletter n. 488 dell'11 maggio 2022, evidenzia la necessità che le imprese e le Pubbliche amministrazioni prestino la massima attenzione nell’impostazione e gestione dei sistemi di whistleblowing, garantendo la massima riservatezza dei dipendenti e delle altre persone che presentano segnalazioni di condotte illecite.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato il Registro dei codici di condotta, adempimento previsto dall’art. 40 paragrafo 6 del Regolamento (UE) 2016/679, ai sensi del quale ogni Autorità garante che approva un codice di condotta deve registrarlo e pubblicarlo.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di Dpcm che introduce la digitalizzazione delle certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aggiornato alcune Faq relative al trattamento dei dati nel contesto lavorativo (pubblico e privato) nell'ambito dell'emergenza sanitaria.
Il Garante per la protezione dei dati personali, in una nota pubblicata sul proprio sito internet il 14 dicembre 2021, ha evidenziato alcune modalità di utilizzo del Green pass nei luoghi di lavoro.
Il Garante per la protezione dei dati personali, in merito al Green pass cd. "rafforzato", chiarisce che non deve essere richiesto per accedere al luogo di lavoro, in quanto basta la versione base del certificato verde Covid-19, rilasciato anche in caso di effettuazione del tampone risultato negativo.
Il Garante per la protezione dei dati personali, nella newsletter n. 484 del 3 dicembre 2021, ha, tra le altre cose, ha ribadito come non sia possibile attivare sistemi con funzioni di controllo a distanza dei lavoratori senza aver adottato tutte le tutele previste dallo Statuto dei lavoratori e dal Codice privacy.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato al Parlamento e al Governo una relazione in merito alla possibilità - contenuta nel Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 127 del 2021 (AS 2394) - di consegna, da parte dei lavoratori dei settori pubblico e privato, di copia della certificazione verde, al datore di lavoro, con la conseguente esenzione, dai controlli, per tutta la durata della validità del certificato.