Il Ministero del Lavoro pubblica, attraverso il portale governativo Integrazionemigranti.gov.it, una serie di FAQ relative alla disciplina del permesso di soggiorno per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del Lavoro.
permesso di soggiorno
Il Parlamento europeo ha adottato, con 554 voti favorevoli, 56 voti contrari e 24 astensioni, una nuova direttiva, al fine di garantire che i lavoratori delle piattaforme digitali dispongano di una classificazione corretta della loro posizione lavorativa e a correggere il lavoro autonomo fittizio. La norma regola inoltre, per la prima volta in assoluto nell'UE, l'uso di algoritmi sul posto di lavoro.
Il Parlamento europeo ha approvato norme più efficaci per i permessi combinati di lavoro e di soggiorno per i cittadini di paesi terzi.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che il Ministero dell'Interno, con la circolare n. 641 del 29 gennaio 2024, ha rinviato di oltre un mese la presentazione delle domande per far entrare e assumere in Italia lavoratori stranieri nell’ambito delle 151mila quote autorizzate dal governo per il 2024 con il Decreto Flussi.
Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota n. 231 del 24 gennaio 2024, con la quale comunica una ulteriore attribuzione territoriale delle quote relative all’anno 2023 per lavoro subordinato stagionale e per conversione del permesso di soggiorno in lavoro subordinato.
La Legge di bilancio per l’anno 2024 (Legge n. 213/2023) ha previsto la proroga, sino al 31 dicembre 2024, dei permessi di soggiorno rilasciati ai beneficiari di protezione temporanea provenienti dall’Ucraina.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 209 del 24 novembre 2023, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 103, commi 5 e 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), sollevata, in riferimento agli artt. 10, secondo comma, e 76 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria, sezione prima.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 54 del 16 ottobre 2023, ha delineato le aree di intervento della prossima Legge di Bilancio. Questi i principali provvedimenti, in materia di lavoro, che saranno attivi dall’anno 2024.
Il Decreto Legge 5 ottobre 2023, n. 133, riguardante disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, contiene, tra le altre cose, una norma (articolo 6) che introduce novità per quanto riguarda il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro ai minori stranieri non accompagnati.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 149 del 7 giugno 2023 (pubblicata il 18 luglio 2023), ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’articolo 103, comma 1, del DL 34 del 2020, nella parte in cui prevede che la domanda per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o stranieri possa essere presentata solo da datori di lavoro stranieri in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, invece che da datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.