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ha approvato un disegno di legge per la revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario. Il disegno di legge è finalizzato al superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso ai ruoli del personale docente universitario. Il nuovo modello prevede l’istituzione di una piattaforma informatica, gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso la quale i candidati potranno autodichiarare il possesso dei requisiti minimi richiesti in termini di produttività e qualificazione scientifica per partecipare ai concorsi. La selezione dei docenti non avverrà più a livello centrale, bensì sarà demandata alle singole università. Le commissioni giudicatrici per il reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricercatori saranno composte da almeno quattro membri esterni all’ateneo che bandisce la procedura, selezionati tramite sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando e almeno un membro interno all’università che ha indetto la procedura. L’intervento normativo si propone di superare alcune criticità del sistema vigente, prima fra tutte la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari, nonostante la norma vigente precisi che l’ASN non conferisca tale diritto. Inoltre, l’attuale meccanismo ha determinato un numero eccessivo di abilitati, non assorbibili dalle università attraverso le ordinarie procedure di chiamata, con conseguenti effetti distorsivi sul sistema di reclutamento e sulla programmazione strategica degli atenei. Il nuovo impianto normativo mira anche a evitare la duplicazione delle procedure valutative: l’attuale sistema prevede infatti una prima valutazione centralizzata, nell’ambito dell’ASN, seguita da una seconda valutazione nell’ambito del concorso per la chiamata nei ruoli di professore di prima o seconda fascia.
L'Inail ha pubblicato la circolare n. 30 del 20 maggio 2025, con la quale informa che l’importo dell'assegno di incollocabilità è rivalutato a decorrere dal 1° luglio 2025.
L'Inail ha pubblicato la circolare n. 29 del 20 maggio 2025, con la quale fornisce le necessarie istruzioni per il calcolo dei premi assicurativi sulla base dei minimali di retribuzione imponibile giornaliera per l’anno 2025.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 139/E del 19 aprile 2025, fornisce alcuni chiarimenti in merito alla corretta applicazione dell'imposta sostitutiva del 5% sui compensi per lavoro straordinario erogati agli infermieri dipendenti dalle aziende e dagli enti del SSN, prevista dall'articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (cd. Legge di Bilancio per l'anno 2025).
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, in data 20 maggio 2025, il Decreto n. 36 del 19 maggio 2025, concernente la determinazione del costo medio orario del lavoro per il personale dipendente dei Servizi della Cultura, del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 136/E del 19 aprile 2025, fornisce alcuni chiarimenti in merito al corretto trattamento IVA applicabile al personale ''in regime di codatorialità'', previsto dall'articolo 30, comma 4ter del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, quale istituto alternativo al distacco di personale.
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato, in data 20 maggio 2025, la relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri relativa agli anni 2023 e 2024.
L’INPS, con la circolare n. 92 del 19 maggio 2025, comunica i nuovi livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’Assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei decorrenti dal 1° luglio 2025.
L’INPS, con il messaggio n. 1561 del 19 maggio 2025, comunica che, a decorrere dal mese di maggio 2025, è previsto l’invio di una comunicazione informativa ai lavoratori parasubordinati interessati, nella quale viene evidenziato che, a seguito delle denunce dei compensi erogati trasmesse con il flusso Uniemens da parte dei committenti, è stato raggiunto il massimale annuo.